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reagente) ed a rendere più trasparenti alcune sostanze fondamentali (p. es., quella del connettivo) ed il protoplasma, in modo che meglio spicchino
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quella dei filamenti) entro cui si nota un granulo lucente. Esse crescono lateralmente ai filamenti, o terminalmente. Nel primo caso si comincia a vedere
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Richiami anatomici. - Della mucosa faringea si è parlato più addietro. Quella della laringe e della trachea è costituita da uno stroma connettivo
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Sono specialmente i grandi ammassi di leucociti che impartono allo sputo quella opacità, che è generalmente così spiccata negli sputi bronchiali.
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cellule caliciformi (§ 77 e fig. 44 f), riconoscibili alla pallidezza e trasparenza di quella parte di cellula che sta fra il nucleo e la superficie
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composto produce, e, quindi, spostarlo nella direzione contraria a quella che veramente si desidera; il che coll’abitudine s’impara facilmente.
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’infiammazione, costituisce una differenza non piccola fra l’una e l’altra forma di cellule; certo maggiore di quella dovuta puramente ad azione
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grassa e mielinica, quella forma di pneumonite ch’egli chiama desquamativa genuina pura, e di distinguerla dalla pneumonite cruposa, colla quale ha
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84. 4.o Globuli sanguigni rossi (fig. 44 e). - A seconda della quantità loro, e di quella degli altri elementi cui sono commisti, danno allo sputo
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bollente (meno nella fredda), nell’acido acetico, tartarico, fosforico. La loro costituzione è identica a quella dei cristalli che precipitano nello sperma
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Nel polmone in parecchi casi patologici venne trovata la sarcina (VIRCHOW ed altri); essa sarebbe però scolorata e più piccola di quella gastrica
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mucose, per esempio, di quella del collo uterino (§ 104).
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concrezioni tenute assieme da strati concentrici di quella sostanza di cui sono esse stesse costituite; 5.o in rari casi qualche globulo sanguigno rosso
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disco così diversa da quella degli orli aveva erroneamente fatto credere che i globuli rossi dell’uomo contenessero un nucleo, mentre ne sono
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completamente dalla sola prostata, mancando quasi affatto quella parte gelatinosa, jalina che vien fornita dalle vescicole seminali. Il qual fatto
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bolla d’aria, o, in mancanza di questa, di uno degli orli del coproggetti; la immagine di quella o di questo, apparendo all’occhio dell’osservatore, gli
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soluzione cloroformica che resta si fanno le reazioni della sostanza colorante della bile. - Assai bella riesce quella di Heller, pel lento succedersi dei
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più risiedono in quella parte della cellula che guarda verso la superficie. Ben diverse, invece, sono le cellule dello strato superficiale. Viste
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sanguigna di quella che esce sul finire; e la presenza di coaguli. Talvolta i coaguli conservano la forma delle cavità in cui si formarono (p. es
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significazione La migliore monografia, sfortunatamente rimasta incompleta, sui cilindri dell’orina è quella di C. L. ROVIDA, che venne pubblicata nell
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spesso accade nella nefrite suppurativa consecutiva all’infiammazione delle vie orinarie) sono rinserrati in una densa massa di mucina o di quella
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chimiche di quella dei cilindri jalini, presenta generalmente delle striature, più o meno spiccate, decorrenti longitudinalmente, cioè parallele all’asse
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quella di tutti i corpi albuminosi conosciuti; a questo riguardo la reazione più importante è la loro solubilità negli acidi minerali mediocremente
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, ad un processo patologico del parenchima renale. L’obbiezione che, contro di ciò, si potrebbe sollevare, quella, cioè, che talvolta si incontra un
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trovarsi, e che, inoltre, quella condizione che più facilita il distacco, voglio dire la degenerazione degli elementi del neoplasma, rende difficile il
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di solito quella delle cellule cancerose, non sogliono costituire ammassi grossi, non sono accompagnate da connettivo, e, ove bisogni, si possono
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notato che l’etere non rende del tutto trasparente l’orina chilosa: è probabile che anche nei loro casi la causa ne fosse quella stessa che nel mio
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Nell’orina, anche immediatamente dopo l’emissione, si trovò in qualche raro caso della sarcina, che si distingueva da quella dello stomaco per la sua
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137. c) Ossalato di calce. - Nei sedimenti dell’orina esso presenta una forma cristallina caratteristica, quella cioè di piccoli ed eleganti ottaedri
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quella nubecola mucosa che si forma nelle orine in riposo. Talvolta i cristalli sono così minuti, che la loro forma non si riconosce che con forti
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emoglobinica si deduce dallo spessore che devesi dare allo strato perchè la sua intensità di colorazione sia eguale a quella di un vetro campione
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precipitare in copia gli urati, e talora anche cristalli di acido urico. (Differisce da quella della nefrite diffusa cronica per la scarsezza dell’albumina e
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, ecc., a quella della nefrite interstiziale cronica; generalmente, però, se ne distingue per maggior quantità di albumina e di cilindri.
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142. Degenerazione amiloide del rene. - L’orina varia assai di quantità e di carattere nel decorso della malattia, ed è simile ora a quella della
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differenza di quella della pielite); dà sedimento copioso, costituito per la massima parte da pus con detritus granulare, con spesso notevole copia di
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neoformazione. Contiene inoltre albumina in una quantità che può essere superiore a quella del sangue o del pus mescolato all’orina; il che deve tenersi
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Lavatura dell’istrumento. 1.o Si svita il tubo interno e lo si immerge nell’acqua in modo che in questa peschino il vetro e tutta quella parte di
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citometro, e sono le seguenti: 1.o Ordinariamente nel sangue la quantità dei globuli bianchi in confronto a quella dei rossi è cosi piccola, ch’essa
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, morfina), nell'azione di temperature che superano quella del corpo; lo trovò aumentato, invece, quando sono ridotti gli scambi chimici (acido
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rossi, simile a quella che si può produrre sperimentalmente anche nel sangue estratto, riscaldandolo a 52° C. - VANLAIR e MASIUS li trovarono in diverse
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fuoco l’oggetto da misurarsi, e si applichi l’occhio all’oculare del microscopio, si vedrà l’immagine del micrometro sovrapposta a quella dell’oggetto
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Le soluzioni da esaminarsi devono essere accuratamente filtrate. Quella che si vuol esaminare collo spettro laterale vien versata in piccoli tubi d
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può dividersi in due porzioni: quella fra D ed E più chiara, e quella fra E ed F più oscura. L’ematina acida ha anche una quarta stria, nell’immediata
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’essudazione del pari purulenta. La febbre che s’accompagna a queste alterazioni rende la forma clinica assai simile a quella della solita tisi. In
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sostanza, specialmente, che dipende il colore del pelo; il pigmento vi è tanto sotto forma diffusa, quanto sotto quella di minuti granuli disposti in
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glicerina) si ritrae, sicchè la sua linea di contorno è distinta da quella della membrana che la contiene (fig 29 b).
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, ma formati di una sostanza, non già pallida come quella del micelio, ma splendente al pari di quella dei conidî (fig 30 e).
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, ora, per l’appiattimento che si produce sulle loro superfici di reciproco con- tatto, la perdono per acquistare quella cilindrica. - Dilacerando
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(se l’ago, troppo sottile, non sta fisso nel porta-uncinetti, se ne ingrossa la parte verso la cruna, quella che deve essere rinserrata dalle branche
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stesse regole di quella dell’uomo; nel cadavere di questo animale, ancor più che nei muscoli succitati, le trichine si cerchino nelle colonne del
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